AnimalAid Italia

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Oggi Animal Aid Italia ha fatto visita alla colonia felina di AZALEA che si trova all’interno dell’ospedale Forlanini a Roma. Questa struttura ospita oltre 250 anime belle e se cercate una compagnia con i baffi potere recarvi lì e adottare un gatto per sempre.

Animal Aid Italia ringrazia tutti coloro che hanno donato e ci hanno aiutato ad aiutare.

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Barzellette

il trentino si sta dimostrando la patria delle barzellette! In questi anni ne abbiamo sentite molte, tutte che avevano come attori gli orsi. In questi giorni ne è stata comunicata un’altra: un cercatore di funghi è stato aggredito alle spalle da un orso che lo ha graffiato in modo non letale.

Ecco che la PAT trova spunto per chiedere il monitoraggio della zona di Bleggio Superiore, per cercare l’autore dell’aggressione e poi come da protocollo emettere ordinanza di cattura e soppressione.

Ma, questa volta le indagini stanno dimostrando che la storia è ben altra: intanto il fungaiolo si trovava vicino al bosco sotto un forte diluvio alle ore 17:00 circa e a quell’ora la luce è scarsa per cercare funghi in particolare sotto l’acqua, quindi la sua dichiarazione è mendace; il fungaiolo si è dichiarato dipendente forestale, ma a quanto pare non è così. Poi il fungaiolo sembra essere un appassionato frequentatore dei bar della zona e, per ultimo, prima di andare a passeggio ha avuto un forte diverbio con la moglie, che magari l’ha graffiato! Queste informazioni sono state ottenute da testimonianza reali.

Facendo un riassunto di quanto appreso si evince che questa sia l’ennesima barzelletta a marchio trentino.

Ora però la PAT sta correndo ai ripari e dichiara di aver trovato peli di orso sugli indumenti del fungaiolo, ma qualcuno ha testimoniato che i peli fossero veramente sugli abiti del fungaiolo o ce li hanno messi i complici della PAT? Noi crediamo alla seconda ipotesi.

La figura pessima che sta facendo ancora una volta la PAT nella gestione della fauna selvatica ha un’eco smisurata,

Vogliamo solo sperare che non venga catturato e soppresso un orso qualunque, tanto per tenere calma l’opinione pubblica trentina terrorizzata dalla stampa locale, che racconta solo falsità!

Sarebbe opportuno inviare una diffida alla PAT e al suo presidente per salvare un orso assolutamente innocente.

#OrsiLiberi

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Ricorrenze

Oggi si celebra la “Giornata Mondiale degli Animali”. Questa ricorrenza nasce a Berlino nel 1925 il 4 marzo istituita da Heinrich Zimmermann , ma in Italia viene riconosciuta nel 1931 durante un congresso a Firenze. L’obiettivo è aumentare lo status degli animali al fine di migliorare gli standard di benessere in tutto il mondo. Ma è vero? Siamo sicuri che in tutto il mondo gli animali vivano in uno status di benessere? La risposta è negativa. Come esempio prendiamo il nostro paese che ancora non riconosce agli animali lo stato di ESSERI SENZIENTI, ma ancora considerati oggetti, protetti da una legge blanda, la 189/04 che non punisce severamente i reati compiuti dall’uomo contro di essi. E poi abbiamo il bracconaggio che si spaccia per caccia di selezione e la caccia autorizzata; continuano a proliferare gli allevamenti intensivi ed estensivi dove gli animali diventano cibo per gli uomini, senza trascurare poi circhi, fiere, palii, traffico di cuccioli, maltrattamenti vari e non ultima l’inutile vivisezione che non salva nessuno.

Un bilancio drammatico e severo che non rispetta proprio la promessa della ricorrenza.

E allora che si fa?

Si combatte per cambiare la Legge 189/04 e tutte le altre normative che non sono così protettive per gli animali. Solo l’unione delle forze animaliste potrà fare la differenza per gli animali e per la loro conservazione!

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Sfregio

Proprio non ce la fanno! I trentini non ce la fanno a convivere con gli altri: turisti ma anche orsi, lupi, marmotte e altre specie selvatiche. Così oggi su una parete rocciosa all’ombra delle Tre Cime di Lavaredo, è apparsa una scritta con pennarello indelebile che esorta i turisti a stare nelle proprie regioni di appartenenza. Lo sfregio risulta molto grave non tanto per l’espressione in sé, ma perché su tale superficie resiste da milioni di anni l’impronta di un fossile. Effetto dell’overtourism anche ad alta quota. Quindi la propaganda della PAT che invita a visitare questi luoghi, per incassare denari, non è poi così ben accetta dalla popolazione trentina. Chissà cosa ne penserà il Ministro del turismo? Chissà cosa ne penserà il presidente della PAT? Il trentino ci ha abituati a reazioni sociopatiche, sostenute dalla PAT, che uccide, carcera, avvelena, braccona, esporta gli ORSI, un bene indisponibile dello Stato Italiano, così come lo sono le Dolomiti patrimonio dell’UNESCO. Per altro è anche uscita una petizione che analizzando il problema sostiene che “l’afflusso massiccio non solo contribuisce all’inquinamento atmosferico e acustico, ma accelera anche l’erosione del suolo e disturba la fauna locale. L’eccessiva presenza umana sta mettendo a rischio la biodiversità unica di questa regione e sta deteriorando l’esperienza turistica stessa, con aria deteriorata e un ambiente meno silenzioso e sereno”.

Quindi? La soluzione? La soluzione a tutto ciò esiste: boicottare i trentini!

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Cadaveri

Ormai la terra del trentino sta diventando una fossa a cielo aperto. Spuntano cadaveri di orsi ovunque con cause di morte che l’istituto zooprofilattico rilascia in tempi lunghissimi. Questa volta si tratta di un orso trovato morto in un frutteto nella località di Cis in Val di Non. Chissà? Forse era in iperfagia e stava accumulando massa per poter far fronte all’inverno alpino e invece è morto. Le cause? Non si conoscono al momento e, forse, non verranno mai veramente rivelate. Chi era? Non si sa neppure questo perché non aveva il collare. Bisognerà attendere le analisi genetiche, ma noi un’ipotesi la proponiamo: era M91. Girava in zona da giorni e il patetico allevatore di tacchini gliela aveva giurata a morte, e l’orso è morto! Ora diventa sempre più difficile accettare che la gestione della fauna selvatica del trentino resti assegnata all’incompetenza e delirio della PAT. La lista degli orsi deceduti per varie cause è lunghissima. Noi crediamo che sia giunto il momento di sollevare questi incompetenti criminali dai loro uffici e far tornare la gestione degli orsi e dei lupi trentini al dicastero dell’Ambiente. E’ un’operazione complessa e laboriosa, ma mai provare mai vincere!

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Ghiacci

Un orso polare naviga alla deriva su un frammento di ghiaccio e arriva nelle acque islandesi, cercando forse di salvarsi dagli effetti dei cambiamenti climatici. Ebbene: per il povero animale non c’è stata pietà, non c’è stata accoglienza. Il protocollo islandese prevede che si debba sopprimere un animale selvatico quando si avvicina ai centri abitati. Non è sfiorata neppure per un attimo all’agenzia dell’ambiente di Reykjavik l’idea di condurlo nuovamente nel suo territorio; operazione troppo costosa per le casse islandesi a quanto pare!

Dunque anche l’Islanda si dimostra insensibile e intollerante alla fauna selvatica, ricordando che l’Islanda è uno dei 4 paesi che caccia ancora le balene.

Ora ciò che resta del povero orso polare sarà oggetto di studi presso i laboratori di ricerca.

Un’altra vergogna ad opera del minus habens!

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