AnimalAid Italia

Incompatibilità

E’ ormai noto che tra il trentino e gli orsi bruni esista una forte e insuperabile incompatibilità, in particolare con il gestore della PAT, che non perde occasione per dimostrare la sua stoltezza, sostenuto dai compagni di merende di piazza Dante! E così anche questa volta un’orsa ITALIANA è andata a finire in uno zoo tedesco che già vede la presenza di DJ3 e Jurka.

Si continua ad esportare, come fossero oggetti, i plantigradi che i trentini hanno voluto, votando un referendum, nel 2000, per riempire le loro avide tasche utilizzandoli come attrazioni da circo nel turismo più sfrenato. La povera JJ4, rea di aver difeso i suoi cuccioli dalla presenza nefasta di un umano, ora parlerà la lingua teutonica mostrandosi dietro le grate dell’Alternativer Bärenpark Schwarzwald. Il declino della fauna selvatica ha intrapreso un percorso di non ritorno, per opera di individui ignoranti, opportunisti, dissociati e malevoli.

Che possiamo fare per aiutare gli orsi che ancora vivono in trentino? Boicottare la loro economia: niente vacanze in trentino, niete acquisto di prodotti locali! Se il denaro ha un potere lo scopriremo così!

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Nidi

E’ iniziato l’arrivo delle nostre amiche tartarughe. All’alba si vanno a cercare le loro tracce di spiaggiamento per registrare le posizioni dei nidi e disporre le necessarie protezioni. Purtroppo le tartarughe che abitualmente arrivavano su questo lido, quest’anno hanno deposto le uova più a nord, perché sono state disturbate dalle solite, invadenti e fastidiose presenze umane. Ma noi non disperiamo perché altre tartarughe arriveranno e noi saremo pronte ad accoglierle.

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Aggiornamento

Il Presidente della Prosegugio di Sulmona, Antonio Josè Pettine, dopo essere venuto a conoscenza della presenza di almeno un esemplare di orso nella zona interessata dalla verifica zootecnica prevista nelle giornate del 21 e 22 giugno 2025 a Roccaraso, ha comunicato di aver provveduto ad eliminare il territorio di Monte Pratello, Pizzalto e la sezione destra dell’Aremogna dalla manifestazione.

Un accordo che soddisfa entrambe le parti e che dimostra come, a volte, dialogando si riesca a venire incontro con successo.

Mamma-Orsa starà al sicuro, si spera!

Gare

Dal 20 al 22 giugno nei territori di Roccaraso, Rivisondoli e Roccapia è prevista la partecipazione di circa 50 mute di segugi, quindi di centinaia di cani che dovrebbero gareggiare dietro alle lepri! Il territorio prescelto vede la presenza di mamme orse con i piccoli al seguito che verrebbero disturbati dalle mute latranti dei segugi e potrebbe accadere che i tre piccoli orsi si separino da mamma orsa con una infinità di conseguenze per la loro sopravvivenza. La Direzione del PNALM avrebbe già scritto più volte, e senza ottenere risposta, all’ATC di Sulmona e alla SIPS (Società Italiana Pro Segugio) di Sulmona. Il PNALM avrebbe interessato anche l’Ufficio Caccia della Regione Abruzzo per chiedere l’annullamento immediato della gara cinofila. Purtroppo l’attuale dirigenza dell’ATC di Sulmona sta ripetutamente ignorando la richiesta di collaborazione per mitigare l’impatto delle presenze di centinaia di cani nei boschi dove vivono gli orsi marsicani. Tutto ciò è intollerabile!

Chiediamo anche noi che questa manifestazione non avvenga e che si rispetti il territorio e la fauna selvatica che vi dimora!

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Azioni

Questa mattina verso le 5:15 mentre i volontari si recavano alle rispettive tratte per la ricerca di tracce delle Caretta Caretta, un conducente di un furgoncino bianco è stato visto sfrecciare a tutta velocità perché rischiava di perdere il treno, non si sa quale. Purtroppo, nella sua corsa ha investito un povero merlo.

Fortunatamente, i volontari di Animal Aid Italia sono intervenuti prontamente per recuperare l’animale e garantirgli le cure necessarie.

Speriamo che il merlo si riprenda presto!

AGGIORNAMENTO

Nell’attesa di consegnare il piccolo merlo al veterinario, siamo dovuti intervenire su un altro piccolo stavolta in pullo di merlo ovviamente, a rischio schiacciamento. La regola vuole che in genere non si raccolgano i piccoli caduti dal nido, ma questa volta era in pericolo. Quindi anche lui consegnato alle cure dei veterinari

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