AnimalAid Italia

Fuori!

Il disegno di legge che il Ministro Lollobrigida si appresta a presentare al Consiglio dei Ministri ha chiaramente un solo scopo: stravolgere la legge 157/92, calpestare completamente l’articolo 9 della Costituzione Italiana e le norme europee, consegnare la fauna selvatica italiana nelle mani dei cacciatori e liberalizzare la caccia senza controlli.

È palese come il Ministro Lollobrigida percepisca la fauna e il patrimonio naturalistico italiano come una merce di scambio per i suoi giochi politici con le istanze peggiori del mondo venatorio, al solo fine di ottenere consenso politico. Denunciamo anche il tacito consenso dell’ormai esautorato Ministro dell’Ambiente, Pichetto Fratin, e il silenzio del Primo Ministro Meloni, muta complice di tale scempio normativo.

I contenuti del disegno di legge sono talmente abominevoli da sembrare irreali. Non solo la legge metterebbe a rischio la sopravvivenza della fauna selvatica italiana, ma trasformerebbe l’Italia in un far-west della caccia, ridicolizzando e impedendo il lavoro di tante istituzioni italiane – carabinieri forestali, guardie venatorie – che con tanti sforzi si impegnano per proteggere il nostro fragile patrimonio naturalistico, e mettendo a rischio la sicurezza di tutti noi, che abbiamo diritto di godere liberamente delle aree naturali protette e non protette. Tra le altre assurdità, il disegno di legge prevede la cancellazione dei limiti massimi temporali per la stagione venatoria, il ripristino della cattura degli uccelli selvatici da parte non solo delle amministrazioni pubbliche (le regioni) ma persino dei privati, con la possibilità di catturare tutte le specie cacciabili e detenere un numero illimitato di uccelli a fini di richiamo vivo, l’estensione delle specie cacciabili; la possibilità di esercitare la caccia praticamente ovunque, anche nelle spiagge; la riduzione delle aree protette; la riduzione della capacità di esercitare vigilanza venatoria.

Tutto ciò tradisce palesemente il principio fondamentale sancito dall’art. 9 Cost. della tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni, ed è evidente che la disciplina dei modi e delle forme della tutela degli animali affidata alla legge ordinaria statale non può risolversi nel solo “contenimento” della fauna.

Di fronte a norme così aberranti ed illegittime non possiamo stare a guardare.

Insieme ad altre xx associazioni, Alleanza Antispecista chiede il ritiro del disegno di legge e le dimissioni immediate del Ministro Lollobrigida per evidente inadeguatezza, nell’aver proposto una normativa devastante per la natura e gli animali, tutelati da leggi nazionali ed europee e Patrimonio collettivo.

Chiediamo anche a tutti i cittadini, in particolare a tutti i rappresentanti del terzo settore, di alzare la propria voce contro una tale abominevole proposta legislativa dell’attuale governo (minuscola voluta), che oltretutto porterebbe l’Italia a violare innumerevoli leggi comunitarie, oltre che violare la nostra Costituzione e far regredire l’Italia di decenni in materia di protezione ambientale. Su iniziativa di Alleanza Antispecista stiamo valutando insieme alle altre associazioni una petizione aperta a tutti per sostenere questo appello, da firmare, condividere e promuovere. Non solo: invitiamo tutti a parlare con i propri rappresentanti politici e amministrazioni locali, per esprimere la propria preoccupazione e dissenso verso questa proposta scellerata.

Il terzo settore rappresenta milioni di cittadini che vanno alle urne, e che sono parte fondante dello sviluppo e dell’ occupazione in Italia. Ci appelliamo a loro per votare contro politici che disprezzano la natura, gli animali, la scienza, e il progresso basato sulla pace sociale. Oggi il terzo settore può rappresentare la differenza tra oscurantismo e progresso per l’Italia del futuro e tramite il voto a tutti i livelli amministrativi rappresenta il mezzo fondamentale per assicurare il progresso e un futuro di speranze per i giovani e per il nostro Paese.

Federazione Alleanza AntiSpecista Odv .

Tragedia

Oggi sono stati ritrovati due cuccioli di orso marsicano, affogati in un laghetto artificiale, nella località di Colle Rotondo a 1600 metri di quota, nei pressi di Scanno. Non si conoscono ancora le ragioni di questa morte, resa ancora più inquietante dal fatto che non si è ancora individuata mamma orsa, nella speranza che essa sia viva e non affogata. Precedentemente altri orsi furono ritrovati affogati in pozzi e a seguito di ciò, era stata predisposta una mappatura e messa in sicurezza dei pozzi per evitare altri decessi.

Purtroppo la prevenzione non ha funzionato alla perfezione e questi due piccoli ora non ci sono più.

Tuttavia è noto che gli orsi siano ottimi nuotatori e sorge spontaneo il dubbio di come siano potuti entrambi affogare. Solo gli esami necroscopici ci racconteranno la verità, ma l’unica cosa certa per il momento è il dubbio….

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Domande

Avremmo molte domande da porre ai “grandi” del pianeta, domande sulla tutela dell’ambiente, sulla conservazione della fauna, sul disarmo totale, sulla fine dei conflitti.

Non siamo gli unici a voler aprire un dialogo con questi personaggi che con una firma decretano l’aumento dell’uso dei combustibili fossili, promuovono leggi contro l’ambiente, ignorando i forti segnali che arrivano dall’atmosfera e dagli oceani. Purtroppo nessuno di essi risponderà e quindi saremo destinati a combattere contro un sistema politico che tutto fa, tranne fare le scelte giuste. Nella giornata mondiale della Terra ci auguriamo che il principio delle 5 R arrivi ovunque!

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Morte Annunciata

Nella località di Goriano Sicoli, nel comune di Ortona dei Marsi, fra i sentieri della montagna abruzzese viene rinvenuto il cadavere di un orso. Il ritrovamento è stato casuale: degli escursionisti hanno segnalato la presenza di un orso morto. L’animale giaceva a terra supino e aveva tracce ematiche sulla bocca ma non c’erano fori di proiettile sul corpo dell’orso. Sono intervenute tutte le Autorità preposte per rilievi, per gli accertamenti e l’orso è stato trasferito all’Istituto Zooprofilattico di Teramo per determinare la cause della morte, ancora ignote. Forse avvelenamento? Questa è la cronaca. Ben diversa è la storia se si indaga più a fondo: l’animale maschio, di circa 8 – 10 anni di età, girava già da tempo nell’area e aveva predato alcuni pollai, probabilmente non protetti, così come prevede la Legge Regionale. Era tenuto sotto osservazione, dunque i paesani conoscevano l’orso. L’animale non aveva marcature, dunque più complesso risalire alla sua genetica, resa difficile dalla scarsa variabilità del DNA, dal numero esiguo di individui e dai gradi di parentela fra familiari orsi. E’ noto che questa preziosa sottospecie è minacciata dall’estinzione e questo bene indisponibile di tutti gli italiani deve essere protetto e tutelato, anche da chi subisce danni!

#OrsiLiberi

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Europa

La Commissione Europea finalmente richiama il Governo Italiano e la Provincia di Trento sulla gestione degli orsi. Dopo la lettera inviata dall’Eurodeputata #CristinaGuarda alla Commissaria all’Ambiente J. Roswall, la sua risposta è stata severa:” il Governo Italiano e la Provincia di Trento devono adottare delle misure preventive e proattive per garantire la tutela e la conservazione dell’orso bruno, specie rigorosamente protetta; le iniziativedevono essere finalizzate alla pacifica coabitazione fra plantigradi e umani.”

Chissà se questa risposta internazionale arriverà fin dentro le meningi dei gestori trentini degli orsi bruni?

#OrsiLiberi

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https://www.ildolomiti.it/ambiente/2025/orso-in-trentino-la-commissione-europea-richiama-litalia-e-la-provincia-di-trento-agire-proattivamente-per-la-tutela-della-specie-e-la-sicurezza-delle-persone