E’ stata ancora la velocità e il mancato rispetto dei limiti di percorrenza della ex Superstrada del Liri, il luogo di morte di un orso abruzzese.
L’animale è stato investito e in un primo momento si è rifugiato un’ area fitta di rovi e vegetazione, ma evidentemente il trauma era molto profondo e l’animale è deceduto.
Torna alla memoria il ricordo di Juan Carrito, ucciso sempre nello stesso modo e ancora una volta ci si chiede perché nella tutela di questi orsi, che sono una specie a rischio estinzione, non si costruiscano i ponti faunistici o ecodotti all’interno dei parchi o riserve naturali, che permetterebbero agli animali selvatici di spostarsi senza cadere nelle trappole delle strade, superstrade e autostrade.
E’ bene ricordare che è sempre la strada che attraversa il bosco e non l’opposto!
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