il trentino si sta dimostrando la patria delle barzellette! In questi anni ne abbiamo sentite molte, tutte che avevano come attori gli orsi. In questi giorni ne è stata comunicata un’altra: un cercatore di funghi è stato aggredito alle spalle da un orso che lo ha graffiato in modo non letale.
Ecco che la PAT trova spunto per chiedere il monitoraggio della zona di Bleggio Superiore, per cercare l’autore dell’aggressione e poi come da protocollo emettere ordinanza di cattura e soppressione.
Ma, questa volta le indagini stanno dimostrando che la storia è ben altra: intanto il fungaiolo si trovava vicino al bosco sotto un forte diluvio alle ore 17:00 circa e a quell’ora la luce è scarsa per cercare funghi in particolare sotto l’acqua, quindi la sua dichiarazione è mendace; il fungaiolo si è dichiarato dipendente forestale, ma a quanto pare non è così. Poi il fungaiolo sembra essere un appassionato frequentatore dei bar della zona e, per ultimo, prima di andare a passeggio ha avuto un forte diverbio con la moglie, che magari l’ha graffiato! Queste informazioni sono state ottenute da testimonianza reali.
Facendo un riassunto di quanto appreso si evince che questa sia l’ennesima barzelletta a marchio trentino.
Ora però la PAT sta correndo ai ripari e dichiara di aver trovato peli di orso sugli indumenti del fungaiolo, ma qualcuno ha testimoniato che i peli fossero veramente sugli abiti del fungaiolo o ce li hanno messi i complici della PAT? Noi crediamo alla seconda ipotesi.
La figura pessima che sta facendo ancora una volta la PAT nella gestione della fauna selvatica ha un’eco smisurata,
Vogliamo solo sperare che non venga catturato e soppresso un orso qualunque, tanto per tenere calma l’opinione pubblica trentina terrorizzata dalla stampa locale, che racconta solo falsità!
Sarebbe opportuno inviare una diffida alla PAT e al suo presidente per salvare un orso assolutamente innocente.
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